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Catacombe di San Gaudioso

Sotto la magnifica ed immensa chiesa di S. Maria della Sanità, già per conto suo stupefacente per l’ingegnosità della pianta Barocca, le complicate strutture e gli effetti prospettici, si estende un complesso sistema di catacombe e cappelle cimiteriali.

Le Catacombe si sviluppano intorno alle tombe di S.Gaudioso e di S. Nostrano.

Un’antica tradizione narra che S. Gaudioso, già Vescovo di Abitinia, depredato di ogni suo bene dal re vandalo Genserico fu da lui imbarcato insieme a molti altri ecclesiastici, su navi che facevano acqua da ogni parte. Abbandonati alla mercé delle onde, giunsero miracolosamente a Napoli e vi fondarono un Monastero.

Nelle Catacombe di S.Gaudioso si circola in singolari ambienti, tra affreschi di un macabro ed opulento barocco, contrastati da teschi incastrati nelle pareti. Vi si scoprono anche affreschi bizantini.

Curioso ed affascinante è un profondo corridoio che risale al ‘600 e conserva sepolture di intenso gusto barocco. In altri ambienti furono scavate nicchie poco profonde, a sedile, dove si collocavano i cadaveri, che si consumavano lentamente, restando eretti; quando, poi il corpo era disseccato ed scheletrito, la nicchia veniva murata, lasciando solo scorgere il teschio.

Nel lungo ed angusto corridoio sono incassati nelle pareti altri teschi, ed intorno a questi si disegnava il resto dello scheletro, ornato di simboli che indicavano la posizione sociale o la professione del defunto. Così, il teschio di Scipione Brancaccio è identificato da una spada, quello del pittore Giovanni Balducci da una tavolozza, quello di Giovanna Gesualdo, principessa di Montesarchio, da una solenne gonna a pieghe, quella del magistrato Marco Antonio de Ponte, da un robone togato.

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