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Ercolano: Villa Campolieto
Tra le più belle, importanti e famose Ville Vesuviane spicca la Villa Camplieto.
La Villa iniziata, per volontà del Duca di Casacalenda, da Mario Gioffredo venne completata nel 1775 da Luigi Vanvitelli.
La facciata più importante è dal lato posteriore, aperta a mezzogiorno sulla visuale del giardino e del mare. Appena entrati si scorge un grandioso vestibolo. La scala ricorda quella di Caserta per il suo ingresso ad arco, ad unico rampante e due laterali.
La decorazione è ionica, con i consueti motivi a ghirlande, conchiglie e sottili festoni. Ma ancora più bella è la facciata posteriore su cui l’arioso portico circolare a colonne toscane forma un belvedere coperto a livello del pianterreno, per guardare in giro la campagna che digrada dolcemente verso il mare. Questo portico circolare è coperto da un terrazzo al quale si discende dal primo piano, con una scala a doppia rampa; in tal modo, al belvedere del pianterreno, ne corrisponde, al di sopra, un altro, libero, secondo una successione che esprime un felice sentimento della prospettiva panoramica.
Decorazione della Villa
Sulle pareti e sulla volta del primo piano si presentano un finto pergolato sul quale volteggiano, tra un fitto intreccio di viti e di altri “rampicanti” fiorite, festosi amorini e variopinti uccelli esotici, mentre intorno, in un verdeggiante giardino, dame incipriate ed eleganti “cicisbei” discutono e giocano a “carte” in attesa del rinfresco.
Un intervento, quindi, che si ricollega sia alla particolare concezione spaziale del Vanvitelli, sia alla specifica destinazione e raffinata dimora di campagna di Villa Campolieto e delle altre residenze sorte in quegli anni alle falde del Vesuvio, poiché in esso si riesce a determinare un suggestiva, anche se fittizia, continuità tra spazio interno e paesaggio circostante.
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