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Certosa di San Martino

Fondata dal giovane Carlo di Calabria (1325) e proseguita dopo la sua morte dal padre Roberto d’Angiò, fu portata a termine da Giovanna I (1368),che la destinò ai Monaci Cistercensi.

Fu una delle più belle ed ammirate d’Europa. Dei due Chiostri, delimitati da uno splendido Portico Rinascimentale, uno è il cimitero dei monaci.

La Certosa ebbe un radicale rinnovamento nel corso del XVII secolo.

La nuova chiesa venne letteralmente creata dall’architetto-scultore Cosimo Fanzago, il portavoce del Barocco Napoletano, tra il 1623 ed il 1656. Essa rappresenta in assoluto l’espressione più sorprendente ed esaltante del Barocco Partenopeo. E’ adorna di opere d’arte di Luca Giordano, Massimo Stanzione, Battistello Caracciolo, Domenichino Juseppe De Ribera, Micco Spadaro, Giovanni Lanfranco, Guido Reni, oltre che sculture di Lorenzo Vaccaro e Giuseppe Sammartino.

E’ ad una sola navata con cappelle laterali finemente decorate secondo il gusto settecentesco.

Il pavimento di marmi commessi è splendido, ed il paliotto dell’altare è tempestato di pietre preziose.

Diviso in tre sezioni: storica, artistica e monumentale, il Museo raccoglie tutto ciò che è legato alla storia di Napoli. Qui si può vedere l’Evoluzione Urbanistica della città dal XV al XIX secolo, attraverso un’interessante ricostruzione Cartografica e pittorica; ed ancora, la raccolta di numismatica, medaglie, stampe ed arti minori borboniche e francesi. Vi sono poi i ritratti dei sovrani Borbonici e Francesi; cimeli del Risorgimento, armi e costumi borbonici; due Carrozze di gala.

Degna di essere visitata è una rappresentanza di tutta la pittura dell’800 Napoletano. Ma la più grande curiosità conservata in S.Martino è il Presepe donato alla fine dell’800 dal commediografo Cuciniello.

E per concludere, dallo splendido e panoramicissimo terrazzo della Certosa è possibile ammirare l’intero paesaggio urbano della città: dal Porto, con le grandiosi moli del Maschio Angioino e del Palazzo Reale, al nucleo più antico della città Greco-Romana, individuabile con grande chiarezza nell’asse principale di Spaccanapoli; dai vicoli dei “Quartieri Spagnoli” e dei Borghi dei Vergini-Sanità alle amene colline di Capodimonte e di Posillipo.

Orario di visita: 9 - 19.30

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