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>> Torna all'itinerario: i Vicoli del Centro Storico di Napoli

Il Borgo Marinaro e Castel dell'Ovo

Una leggenda vuole che Virgilio ponesse un uovo dentro un fiasco od una caraffa di vetro ed il tutto in una gabbia di ferro, sospesa in una stanza di Castel dell’Ovo, la cui sorte sarebbe dipesa da quello dell’Ovo. Rottosi questo e dunque crollato il Castello al tempo di Giovanna I, la regina lo fece ricostruire sostituendo un altro uovo a quello rotto.

Secondo un altro testo leggendario, addirittura la città intera stava in bilico sopra un uovo, e si scrollava tutta se questo si muoveva.

Il rifugio dell’ultimo Imperatore

Sull’isolotto dove sorge Castel dell’Ovo fu in antico una delle splendide Ville di Lucullo, adorna di opere d’arte e famosa anche per sapienti opere idrauliche.

Decaduta per la morte di Lucullo, la Villa avrebbe ospitato poi Romolo Augustolo, ultimo Imperatore dell’Occidente, qui relegato dal vincitore Odoacre.

Morte di S. Patrizia

La leggenda vuole che in una celletta del Cenobio, incorporata successivamente in Castel dell’Ovo, coricata su una dura graticola, morisse venticinquenne la bellissima Santa Patrizia, nipote dell’Imperatore Costantino II, giunta a Napoli, nel V secolo, per sentire la sua vocazione religiosa.

Ed oggi, il sangue della Santa, il cui corpo è custodito nella chiesa di S.Gregorio Armeno, si liquefa ogni martedì.

 
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